Dice che era un bell'uomo
E veniva, veniva dal mare,
Parlava un'altra lingua
Però sapeva amare.
E quel giorno lui prese a mia madre
Sopra un bel prato,
L'ora più dolce
Prima di essere ammazzato.
Così lei restò sola nella stanza,
La stanza sul porto,
Con l'unico vestito
Ogni giorno più corto.
E benchè non sapesse il nome
E neppure il paese,
M'aspettò come un dono d'amore
Fino dal primo mese.
Compiva sedici anni quel giorno
La mia mamma,
Le strofe di taverna
Le cantò a ninna nanna.
E stringendomi al petto che sapeva,
Sapeva di mare,
Giocava a far la donna
Con il bimbo da fasciare.
E forse fu per gioco,
O forse per amore,
Che mi volle chiamare
Come Nostro Signore.
Della sua breve vita, il ricordo,
Il ricordo più grosso,
è tutto in questo nome
Che io mi porto addosso.
E ancora adesso che gioco a carte
E bevo vino,
Per la gente del porto
Mi chiamo Gesù bambino.
E ancora adesso che gioco a carte
E bevo vino,
Per la gente del porto
Mi chiamo Gesù bambino.
E ancora adesso che gioco a carte
E bevo vino,
Per la gente del porto
Mi chiamo Gesù bambino.